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Un'immagine, il volto, che è rappresentazione dell'io, medium fra reale ed incognito. Strumento attraverso il quale la natura si rivela ed allo stesso tempo non si definisce poichè fugace, effimera ed inafferrabile.

"Si può quindi dire che il volto non è visto: è ciò che non può diventare un contenuto afferrabile del pensiero. Il volto significa l'infinito". Emmanuel Lévinas.

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BIOGRAFIA DELL'ARTISTA



Gianluca Vanoglio nasce nel 1975 a Brescia, dove attualmente vive e lavora. Compie studi tecnici e finanziari coltivando in parallelo la passione per l'arte alla quale si approccia da autodidatta. Attualmente si occupa di arte visiva spaziando dalla pittura alla fotografia e sperimentando spesso nuove tecniche e materiali. Le raffigurazioni sono costruite per lo più sulla bicromia, metafora dell'essere umano e del suo dualismo, con forti contrasti ad evidenziare la contraddizione e le differenti condizioni dell'essere o sul low key con variazione di tonalità come rappresentazione di leggerezza, fragilità e caducità. L'iconografia, ora distorta ora confusa, si perde nel lontano, nell'insondabile, nell'infinito gioco di equilibri. Attualmente il lavoro è incentrato sullo sviluppo di tematiche che fondano le radici sulle questioni legate all'essere e alla trasfigurazione di soggetti che prendono forma nella loro nuova condizione, attraverso l'utilizzo di una tavolozza cromatica arricchita da toni legati alla terra.


Mostre

Nel 2016 propone “Nerogamia”, progetto in collaborazione con Camilla Rossi in occasione della 12^ Edizione della Giornata del Contemporaneo. Nel 2018 presenta il progetto “Irin”, mostra personale a Brescia presso l’Associazione culturale Larice. Nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva della 27^ Edizione del Premio Comune di Sarezzo e alla collettiva “Faces-i volti dell’uomo” curata da Independent Artists presso Villa Brentano, Busto Garolfo (MI). Nel 2019, nella collettiva della 28^ Ed. del Premio d'Arte Comune di Sarezzo, viene premiato con l'opera “Archetipi”. Nello stesso anno partecipa alla mostra collettiva "Daphne" evento per l'anniversario 15 anni di attività culturale, curata dall'associazione Culturale Daphne presso Palazzo Bargnani-Dandolo, Adro (BS). Nel 2019 partecipa alla collettiva ShingLe22j "Untitled" a cura dell'Associazione Culturale 00042, VII Biennale d'Arte Contemporanea di Anzio (RM). Nel 2021 presenta il progetto "Es", mostra personale presso la Galleria Ucai, curata da Silvia Casagrande e dall'Associazione per l'Arte e le Stelle, nello spazio espositivo di San Zenone all'Arco. Nel 2022 presenta il progetto "Oceanica" in occasione della 18° Edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI. Nello stesso anno la sua opera "Sindon, movimento 4/5" viene premiata con il secondo premio sez. Pittura al Premio Nazionale Comune di Sarezzo, Brescia.

Nel 2023 viene selezionato tra i finalisti della quarta edizione del Premio Paolo VI con il progetto “Polimorphia” e partecipa alla collettiva"L'uomo non è che una canna" presso la Collezione Paolo VI di Concesio, Brescia, a cura di Paolo Sacchini e Marisa Paderni. Nello stesso anno propone il progetto “Imago” in occasione della 19^ Edizione della Giornata del Contemporaneo organizzata da Amaci e partecipa alla mostra collettiva d’Arte Contemporanea “Tacco 12” a cura di Gianfranco Mascelli e Pierluigi Cattaneo a Sarezzo presso Palazzo Avogadro.

Che cos'è la realtà se non la percezione che ne abbiamo?

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